La Sagra del porcello
SAGRA DEL PORCELLO
La festa ricorda la lavorazione della carne del suino che in passato e ancora oggi avviene da parte di abilissimi norcini. Nel corso della domenica stand gastronomico e ristoranti presentano menù a tema della sagra con anche pietanze che prevedono l’utilizzo della Mora Romagnola, pregiata razza suina autoctona. Sarà inoltre possibile acquistare e degustare tutti gli altri prodotti tipici dell’Appennino romagnolo.
Caratteristica sagra che invita a “fare il porco”. La festa ripropone, infatti, l’antico rito che si svolgeva nell’aia di ogni casa colonica con l’uccisione del maiale e la lavorazione della carne da parte di abilissimi norcini. Questo appuntamento offre ai cultori della buona cucina la possibilità di assaggiare gustose specialità: saporiti ciccioli, profumata coppa di testa, rosei prosciutti, salsicce e dolce al migliaccio.
Le carni suine saranno preparate e vendute da esperti norcini brisighellesi.
Presso lo stand gastronomico si possono gustare piatti freddi e caldi, dal primo al dolce, a base del "signor porcello" ed annaffiarli con dell'ottimo vino prodotto locale.
Nell'ambito della manifestazione i Ristoranti locali proporranno, oltre al tipico menu, piatti a base di prodotti del porcello.
Vogliamo ricordare che questa sagra, come le molte altre che animano l'autunno brisighellese, si ispira a prodotti, usi e costumi tipici del territorio della Valle del Lamone. Va sottolineato che questa sagra fa riferimento ad un rito religioso tipico del luogo che celebrava S. Antonio Abate, protettore degli animali ed in particolare del Suino: nel giorno del "sacrificio" del maiale ogni casa colonica della Valle del Lamone era in festa, saporite minestre e caratteristici dolci rendevano felici grandi e piccini.
Stand gastronomico in via Fossa con menù a tema.