15° Magneda Cuntadena
PROGRAMMA:
RITROVO ORE 10:00 PRESSO PIAZZA DELLA LIBERTÀ DI MONTE CASTELLO
PARTENZA ORE 11:00
INTRATTENIMENTO MUSICALE CON:
- I CANTASTORIE DI ROMAGNA
- I MICROTRAUMI
ISCRIZIONE OBBLIGATORIA
Promozione iscritti entro il 26 maggio €35
Biglietto intero €40
Bambini da 6 a 11 €15
Prenotazioni aperte dal 2 Maggio al 3 Giugno con 2 modalità:
- presso sede pro loco in Piazza della Libertà n 7 (il lunedì e giovedì dalle 20,30 alle 22,30)
- tramite mail a prenotazionemagneda@libero.it
“Vuoi sapere il perché non puoi perderti la Magnèda Cuntadèna?”
La “Magnèda Cuntandèna” alla sua quattordicesima edizione, è passata dai 30 partecipanti della ormai lontanissima prima edizione, a diverse centinaia. Il serpentone umano si è snodato su e si snoderà su e giù per le colline e i sentieri di Monte Castello, pasteggiando nelle diverse Aie che appaiono rimaste come un tempo. L’organizzazione della giornata è veramente impegnativa e richiede tanto tempo, si pensi solo alla pulizia dei sentieri… Raccontarla sarebbe troppo autocelebrativo e apparentemente presuntuoso, così abbiamo ritenuto più adeguato riportare il racconto di alcune righe che una storica partecipante ci ha donato:
“Dalle finestre aperte arriva la brezza del mattino, il primo raggio di sole estivo si fa spazio tra i rami e sfiora piano il lenzuolo di cotone profumato, gli uccellini cantano fuori nel silenzio della domenica mattina e tu sei lì, assopito, a chiederti per quale diamine di motivo dovresti davvero alzarti, vestirti con le peggio cose che hai nel tuo armadio ed andare a FATICARE in mezzo a campi di grano pungente con 40 gradi all’ombra.
Ma infatti…Perché?!
Beh, ve lo spiego io perché.
C’erano mille motivi per non farmi alzare di lì quella mattina, ma mi avevano parlato così tanto bene di questa “Mangiata Contadina”, che quei motivi cerco di metterli da parte; una bella doccia, le scarpe più comode che ho, il cappello su cui tutti si sono raccomandati. Monto in sella e vado su, a Monte Castello, a vedere che c’è di così bello da vedere. Sono ancora lontana ma già lo inizio a capire. Li vedo lassù in alto dondolare, tra il campanile ed il muro di mattoni, i grandi ombrelli super colorati appesi e sento le già le risate sempre più vicine mentre cammino verso la festa. Tutto d’un tratto, SSSSBBBAM! “Ok Eli, sei decisamente arrivata!” Una bomba di colori, profumi inebrianti di cibo buono, di erba d’estate ed una distesa di sorrisi… sorrisi a perdita d’occhio, sorrisi di tutte le età… ed eravamo solo al momento dell’iscrizione! Mi guardo intorno e non ci credo! E’ tutto così bello qui, e so che ancora non ho visto niente.
Ci sono divani di paglia, spaventapasseri ed una camera da letto in mezzo a quella piazza. E poi colori e colori, fiori ed ancora sorrisi. Dei ragazzi cantano già “Romagna Mia” laggiù in fondo ed un cane minuscolo la intona con loro. Tre bimbi si rincorrono ed un cappello di paglia vola via dalle loro teste mentre le mamme si fanno un aperitivo della madonna all’angolo bar. E’ già tutto stupendo ed ancora non è cominciato niente.
Un microfono fischia forte e poco dopo …“Benvenuti alla Magnèda Cuntandènaaaaaa!” Siamo tutti pronti o quasi, con il nostro calice appeso al collo…C’è una tenda rossa e blu che copre un arco laggiù in fondo. Una bimba con le treccine taglia il nastro, la tenda si apre e … ADESSO VIENE IL BELLO!!! Un tavolo con 4 contadini che giocano a Maraffone bevendo Sangiovese e urlando in dialetto aprono la strada ad una interminabile serpentina di gente che si incammina su di un sentiero in salita fra le spighe di grano. Io credo davvero di non aver mai visto così tanta gente felice tutta insieme! Pochi passi, nemmeno il tempo di sudare e già si sentono degli stornelli venire da lontano…“Oh, io sento profumo di mortadella. Voi noooo??” Non c’eravamo sbagliati per niente. Altri tre passi e si apre davanti a noi l’Oasi Romagnola perfetta; il profumo non mentiva! C’è Sangiovese da affogare interi paesi, “Bianchello” per i palati più raffinati, c’è spianata con la mortadella da non veder la fine, pasta e panzanella fresca da mangiar all’ombra di alberi immensi mentre i Cantastorie intonano i più belli fra gli stornelli tipici della nostra terra e tra chi li sa, e chi ne approfitta per impararli, TUTTI CANTANO!
Parte un primo gavettone a rinfrescare la pelle accaldata e via che si riprende il cammino!
Ma tranquilli, ancora per poco perché la seconda tappa è vicina. Il calice al collo è sempre pieno, in qua e in là c’è chi continua a cantare, chi si tuffa nei campi per riposarsi qualche secondo e chi già comincia a cercar le scorciatoie. Ed ecco spuntare la seconda aia.
Il profumo è inebriante ed è difficile sbagliar la strada se lo si segue! C’è un campo che dà su di un panorama da to-gliere il fiato, ci sono le ragazze pronte a servir maccheroni al ragù romagnolo ed una pasta e fagioli da sogno (Sì, lo so, ora penserete che è estate e la pasta e fagioli non ne è alimento tipico, ma io vi assicuro che quella veniva da un altro pianeta e che dopo una bella camminata è veramente un toccasana!). C’è sempre il rassicuratissimo angolo vino; i ragazzi ci tengono tantissimo alla nostra idratazione profonda. Col carretto arrivano anche i cantastorie e laggiù nel campo i contadini iniziano a mietere alla vecchia maniera.
Qualcuno là da una parte si “abbiocca” (appisola) sotto il sole, qualcuno si mette la crema solare sul naso ma è già troppo tardi e tra abbronzatura e qual¬che calice in più c’è già qualche “Mastro Ciliegia”. E’ ora di ripartire, l’allegria aumenta e le borracce di vino rosso pure; c’è chi si nasconde fra le fronde e chi prova a mimetizzarsi fra gli spaven-tapasseri con scarsi risultati.
La Jeep dei ragazzi della Pro Loco inizia a passare fra noi passeggiatori della domenica a raccogliere chi inizia ad accusare il colpo e come sempre distribuisce l’acqua (Ah si, c’è anche l’acqua!). Ma ditemi… ma si può finire un pranzo senza frutta? No, dai! Non si può! E allora dai giù di Oasi della Fruttaaaaaaa! Albicocche, pesche, cocomero. Tranquilli, anche qui c’è l’angolo vino eh! Sia mai che non si beva per più di due minuti consecutivi! Iniziamo a ballare il Valzer in questa fresca aia e laggiù in fondo c’è qualcuno che urla i numeri della Morra Cinese mentre gli altri intorno si piegano dalle risate mentre fanno il tifo.
“Oh, ma il caffè e il digestivo? “Tranquiiiilli, c’è anche quello! Tre passi ed il caffè è pronto! Gustarlo davanti al panorama delle verdi colline Romagnole è tutta un’altra storia... Ma cosa ve lo dico a fare!? Si avvicina la sera e la Magnifica Pro Loco di Monte Castello ha ancora le ultime “cartucce da sparare”.
“Ok ragazzi, se vogliamo arrivare all’angolo dei salami e della piada, quella discesa dobbiamo affrontarla. Non importa se stiamo bevendo da 8 ore. Non importa se i nostri organi si stanno conservando come le maraschi¬ne qua dentro. Non importa se ci vediamo doppio…! Questa discesa, dobbiamo farla!” E allora giù con il sedere!!! Sì, per il salame ne valeva decisamente la pena e sì, siamo arrivati all’ultima tappa facendo tutta la discesa ebbene sì con il fondo schiena, ma anche con tanto orgoglio!
Il salame era divino e tra i ragazzi della Pro Loco c’era già chi danzava festeggiando la splendida riuscita e chi organizzava il tiro alla fune. Tra uno stornello ed una piada, tra mani sbucciate dalla corda ed un pisolino all’ombra si sta avvicinando la sera e ci incamminiamo verso la piazza.
Lì ci aspetta la grigliata delle grigliate ed il suo profumo probabilmente è arrivato al paese vicino. Il vento fa dondolare dolcemente gli ombrelloni colorati sopra di noi. Il bar si prepara alla grande sera perché il concerto sta per iniziare! Eh sì, la festa non è finita qui…le luci si spengono, le pance sono piene, il Mojito è fra le mani…Arrivano i Margò 80 ed iniziamo a scatenarci come pazzi con loro.Si balla, si canta e ci abbracciamo! Fino a quando? E chi lo sa…Quando ti diverti come mai prima, il tempo pare non sia mai esistito…
“Eli, ma com’è quella camminata… quella festa, quella roba su a Monte Castello?”
La Mangiata Contadina?
Beh, La Magnèda Cuntadèna non è una solo una camminata, non è solo una festa… la Magnèda Cuntadèna è molto, molto, MOLTO di più!”