Visitate il Comune di Russi

Russi, che in onore di L.C.Farini nel 1878 fu insignita del titolo di città, vanta una storia bimillenaria, come attesta l'area archeologica della Villa Romana. Fin dal Medioevo, faentini e ravennati, si contesero questo territorio al centro di una fertile pianura.
I ravennati, per difendersi dalle aggressioni faentine, avevano costruito i castelli di Raffanara (sui cui resti nella seconda metà del XVII secolo fu costruito il palazzo di S.Giacomo) ed il castello di Cortina, distrutti nel 1234.
Nei pressi della Villa Romana, verso l'anno mille, era sorta la cappella dedicata a S.Apollinare, della quale si conservano importanti affreschi.
Nel 1371 Guido Da Polenta, signore di Ravenna, fece costruire il castello di Russi (del quale si conservano alcuni torrioni e la rocca che oggi ospita il Museo Civico con alcuni reperti archeologici della Villa Romana), nel quale si contavano settanta focolari. Nel 1404 si impadronì di Russi Astorgio Manfredi, fregiatosi del titolo di signore di Faenza e Russi; l’anno successivo fu decapitato per condanna del cardinale Cossa.
Ritornata la signoria dei Da Polenta, Russi rimase con i ravennati fino al 1441, poi con i faentini fino al 1501, quando, assediata dal Valentino, si arrese.
Nel sedicesimo secolo subì l’assedio dei Borgia, delle forze della Lega di Cambray e nel 1512, il 3 e 4 aprile subì il saccheggio di Gastone de Foix con oltre duecento abitanti messi a morte.
Di nuovo saccheggiata con morti e ruberie, nel 1527, con il passaggio delle truppe di Carlo di Borbone dirette a Roma, Russi fu occupata dalla Repubblica di Venezia per conto della Santa Sede.
Fino al 13 giugno 1859 Russi seguirà le vicende delle Stato Pontificio.
Nel territorio di Russi si vivevano grandi fermenti politici e la popolazione fu molto attiva a favore del Risorgimento. D.A.Farini aveva diffuso idee liberali e dal 1831 al 1870 ben 367 furono le presenze di russiani ai moti per la libertà; e l’indipendenza dell’Italia.
Russi, prevalentemente centro agricolo, dopo l’unità d’Italia sviluppò il commercio e l’artigianato, oggi ha anche importanti presenze agro-industriali e commerciali.
Fra i personaggi illustri a Russi si ricordano in particolare: le Beate Margherita Molli e Gentile Giusti-Orioli; Domenico Antonio Farini naturalista, scrittore e patriota; Alfredo Baccarini ingegnere, patriota e Ministro dei Lavori Pubblici; Luigi Carlo Farini medico, scrittore e politico padre della Patria ; Delio Cantimori storico; Arnaldo Foschini architetto; Silvio Gordini pittore e Felice (Cino) Cantimori pittore.
Del territorio di Russi fanno parte le frazioni di Godo e S.Pancrazio, e le località di Cortina, Chiesuola e Pezzolo.
Da molti secoli, la terza domenica di settembre si svolge la Fira di Sett dulur.
A Russi sono visitabili:
il complesso archeologico della Villa Romana con i suoi pavimenti musivi, attorniato da una area di riequilibrio ecologico;
il Museo Civico allestito dentro la rocca dell'antico castrum, che ospita la raccolta di reperti archeologici della Villa Romana, il fondo archivistico Alfredo Baccarini e la collezione d'arte della città;
Palazzo san Giacomo, residenza di villeggiatura estiva dei Rasponi, nobile famiglia ravennate. Gli affreschi del piano nobile, costituiscono, uno dei più vasti cicli pittorici del '600/'700 presente in Romagna, almeno sul fronte della decorazione privata e gentilizia.
A Godo, il Museo dell’Arredo Contemporaneo, che possiede una raccolta di oltre trecento pezzi di arredamento raggruppati per data di  produzione e permettono al visitatore di ripercorrere a tappe la storia dell'arredamento dal 1880 al 1980.
A S. Pancrazio, il Museo della vita contadina in Romagna, il quale testimonia alcuni aspetti di una vita contadina e rurale ormai scomparsa. 

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Per informazioni
Ufficio di Informazione Turistica - Russi
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